Il trattamento con ultrasuoni
una nuova terapia della cellulite



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Gli ultrasuoni sono onde acustiche a frequenza superiore a quella udibile (maggiore di 20 KHz). Nell'attraversare i tessuti, inducono vibrazioni e calore, e quindi sono in grado di influire sullo stato dei tessuti stessi. A livello del derma, gli ultrasuoni aumentano la permeabilità delle cellule, favoriscono la circolazione del sangue e della linfa e, se sufficientemente potenti, sono in grado di distruggere le cellule adipose rompendone la membrana.
In pratica, gli ultrasuoni associano tre effetti:

  1. lipoclasi: distruzione delle cellule adipose;
  2. veicolazione di sostanze attive, che vengono diffuse e assorbite più facilmente;
  3. accelerazione della diffusione intercellulare, che facilita lo smaltimento delle "scorie" dei trattamenti.

Gli ultrasuoni, associati con opportuni farmaci, sono molto efficaci nella cura della cosiddetta "cellulite", ovvero delle masse adipose localizzate. Il trattamento consiste nell'applicazione sulla zona da trattare di un farmaco lipolitico in nanoemulsione, e nella sua veicolazione tramite ultrasuoni a frequenza di 1 MHz e 3 MHz.
La nanoemulsione contiene i seguenti principi attivi:

  • Fosfatidilcolina: un fosfolipide in grado di sciogliere il grasso.
  • Escina: un principio attivo estratto dall'ippocastano che ha proprietà antiflogistiche, antiedemigene e antiossidanti.
  • Caffeina: un derivato xantinico che, oltre ad avere attività stimolanti sul sistema nervoso centrale, possiede attività lipolitica (agendo sui trigliceridi accumulati negli adipociti e scindendoli in piccole componenti facilmente eliminabili dall'organismo).
  • Vitamina C: essenziale per la formazione del collagene, protegge dall'insorgenza dei lividi, favorisce la guarigione delle ferite, ha proprietà antiossidanti.
  • L-Carnitina: ha un ruolo fondamentale nell'utilizzo dei substrati lipidici, perché intervenendo nel trasporto dal citoplasma cellulare all'interno dei mitocondri determina un aumento dell'ossidazione degli acidi grassi da parte dei tessuti.
  • Iodio organico: agisce a livello degli adipociti, dove stimola l'induzione enzimatica e la mobilitazione dei grassi, che porta a un consumo dell'eccesso di grasso con minor asfissia dei tessuti e netto miglioramento degli apporti nutritivi.


Esiste anche una formulazione della nanoemulsione senza iodio organico, adatta a pazienti con patologie tiroidee.
L'apparecchio a ultrasuoni usato è Kmed-Ultrasound, mostrato in figura. Esso genera una vibrazione ultrasonica alle frequenze di 1 MHz e 3 MHz, che permette di attuare un'azione modellante, drenante, riattivante e di mantenimento.
Il programma consiste in due sedute settimanali per un totale di 6 sedute per area da trattare.
È controindicato l'uso in gravidanza, su portatori di pacemaker, su infiammazioni o lesioni neoplastiche, nelle vicinanze di protesi metalliche.